Perifericentrico
è una riflessione che parte dalle periferie dell’esistenza per raggiungere la centralità del cuore dell’uomo.
«È necessario uscire da se stessi e da un modo di vivere stanco e abitudinario, dalla tentazione di chiudersi nei propri schemi che finiscono per chiudere l'orizzonte dell'azione creativa di Dio». Papa Francesco
Un concerto-testimonianza che invita a “varcare le soglie” riconoscendo l’esistenza delle periferie esistenziali, cercando le cause che si succedono nel moltiplicare i fenomeni di esclusione e di emarginazione. La periferia diventa centro, perché fa incontrare attraverso la condivisone lo sguardo dell’altro che ti insegna ad amare, a capire, a condividere.
Un’esperienza quella proposta dal sacerdote cantautore che aiuta l’uomo a partire dalle sue periferie e a raggiungere il centro/cuore dell’uomo, un cammino che va dal buio della notte alla luce dell’aurora, dalla fredda indifferenza all'esemplare gratitudine, dalla povertà dei mezzi alla fiducia negli altri.
Per entrare nel cuore della gente è necessario accogliere le loro sofferenze, accettare le differenze spesso laceranti, per scelte di vita anche sbagliate, ma con la certezza che nell’abbracciare anche chi è lontano si può comunicare quel calore che Gesù fa vivere ai nostri cuori.
Perifericentrico: un leggero alternarsi di riflessioni e canzoni per farsi spazio in modo nuovo e profondo, per trovare tempo, per ritrovarsi ai piedi di una “nascita”, ai piedi della vita che tramonta, ai piedi di un giovane in cammino, ai piedi della periferica umanità e ripartire con l’audacia della speranza.