don Piero Nestola
Cantare il coraggio, la speranza, la tenacia, l’impegno “per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede” (Porta Fidei,7). Un messaggio giovane e attuale quello trasmesso da don Piero Nestola.
Don Piero Nestola, nasce a Copertino (Le) il 2 settembre 1970. Fin da giovane dimostra sempre vivo interesse alle attività sociali e partecipa attivamente alla vita parrocchiale come responsabile giovani dell’Azione cattolica della Parrocchia Beata Vergine Maria del Rosario, in Copertino.
Dopo aver terminato gli studi come Ragioniere Programmatore e Perito Aziendale, presso l’Istituto Tecnico Commerciale “A. Olivetti” di Lecce, intraprende gli studi universitari nella Facoltà di Ingegneria Informatica presso l’Università del Salento.
Proprio in quegli anni avverte il bisogno di meglio comprendere l’orientamento della vita e intraprende un percorso vocazionale per giovani-adulti, guidato dai Padri Rogazionisti di Bari. Don Piero si pone in ascolto e decide di affidarsi alla volontà di Dio sentendo sempre più marcata la scelta della vita sacerdotale, Con coraggio ed entusiasmo entra nel Seminario Teologico di Molfetta.
Il 28 dicembre 1997 riceve l’Ordine del Diaconato presso la Basilica Cattedrale di Nardò dal Vescovo diocesano Mons. Vittorio Fusco. Vive la prima esperienza pastorale presso la Comunità Parrocchia di “San Michele Arcangelo”, in Neviano (Le).
Il 24 settembre 1998 viene ordinato Sacerdote dal Vescovo Mons. Vittorio Fusco che, da subito, lo invia a vivere la primizia del ministero pastorale sacerdotale presso la Comunità Parrocchiale di “San Gerardo Maiella”, in Copertino (Le).
Nel settembre 2000 il vescovo diocesano Mons. Domenico Caliandro, lo chiama come Vice-rettore del Seminario Diocesano e come Educatore dei giovani ragazzi delle scuole superiori. Nel 2004 viene nominato Pro-rettore ed Economo del medesimo Seminario. Sono gli anni dell’entusiasmo ministeriale, del confronto con numerosi giovani, dell’ideazione e della realizzazione di opere artistiche di evangelizzazione (musical, canzoni, commedie, eventi per giovani), attraverso le quali don Piero esprime al meglio la sua identità sacerdotale. In Diocesi collabora con la Pastorale Giovanile e la Pastorale Vocazionale Diocesana. Al contempo inizia a dedicarsi alla stesura di sussidi pastorali per la formazione di adolescenti e giovani, tiene numerosi incontri per coppie e famiglie, e affianca l’Istituto delle Suore Marcelline di Nardò nella delicata opera a favore di classi sociali evidentemente povere.
Il 12 agosto 2009 il Vescovo Mons. Domenico Caliandro lo nomina Parroco della Parrocchia “San Gabriele dell’Addolorata”, in Gallipoli, dove don Piero si reca con profondo entusiasmo e rinnovata fiducia nella volontà di Dio. Da subito si pone in ascolto dei bisogni di un territorio affascinante e nuovo che, nei suoi abitanti, esprime il fervore tipico delle periferie e la volontà di edificare insieme per il bene comune.
Si pone accanto ai catechisti della parrocchia, introducendo nuove esperienze e metodologie. Per loro organizza incontri formativi per promuovere la crescita umana e spirituale. Dedica gran parte del suo tempo ad un attento lavoro con i ragazzi. Crea ponti con le famiglie che segue personalmente. Nel 2010 incoraggia la nascita dell’Associazione laicale “San Gabriele dell’Addolorata” e nel 2011 propone l’Oratorio ANSPI “San Gabriele dell’Addolorata”, portando a compimento i lavori del Campo di calcetto e degli annessi locali. Incoraggia e promuove l’esperienza del Coro Polifonico Parrocchiale e con loro organizza diversi concerti nei Tempi forti dell’Anno Liturgico. Ai ragazzi è rivolta anche l’esperienza sportiva oratoriana, quale luogo di gioco e di formazione, di crescita e di socializzazione.
Nel 2012 don Piero è nominato Vicario della Forania di Sant’Agata, impegnandosi a promuovere una sana relazione fra le diverse Comunità Parrocchiali. Incoraggia gli incontri fra sacerdoti ponendo al centro il bisogno di dialogo e di fraterno confronto.
Come membro del Collegio diocesano dei Consultori, insieme agli altri sacerdoti e al vicario Amministratore, si prende cura della guida diocesana nel periodo della sede vacante (gennaio-settembre 2013).
Accoglie con entusiasmo e rinnovata obbedienza il nuovo Pastore diocesano Mons. Fernando Filograna, che da subito lo incoraggia a vivere il ministero mettendo sempre a frutto i talenti, anche artistici e musicali, che il Signore dona e rinnova. Nel 2014 il Vescovo lo nomina “Vicario Episcopale” per l’Area Sociale della Diocesi di Nardò-Gallipoli.
La musica è il miglior approccio per sintonizzarsi e leggere i bisogni
Don Piero non ricorda il momento in cui nasce la passione per la musica. Forse perché nasce insieme a lui. Particolarmente innamorato della musica italiana, fa del cantautorato italiano il pilastro della sua sensibilità musicale. Da “grande” impara amatorialmente a strimpellare la chitarra, la stessa chitarra che da allora è diventata strumento di viaggio, per comporre, riflettere, ascoltare. Ascoltare il mondo intorno, fuori e dentro di sé, attraversare le notti dell’uomo, guardare con coraggio oltre la suggestiva foresta delle variegate relazioni, leggere e accompagnare i tanti drammi che segnano il cammino dei fratelli, gioire con i bambini narrando loro la bellezza di un Dio che è amico, che è fratello, che è compagno di viaggio.
Cresce intanto la sua passione per la musica e dal suo ministero trae sempre più forze ed ispirazione per comporre nuove canzoni, nuovi spettacoli a tema religioso e decide di trasformare questa sua esperienza in un progetto. Riunisce intorno a sé numerosi giovani. Condivide con loro il suo sogno: creare una “piazza” musicale, quale luogo di incontro, di crescita, di relazione, di scambio di testimonianza di vita cristiana. Nel 2006 nasce il progetto degli Agorà: giovani che accompagnano don Piero per narrare/annunciare/testimoniare i valori di un umanesimo antico e sempre nuovo, i valori della vita e della fede con un linguaggio moderno, fresco e attuale, abitando le piazze, le parrocchie, i luoghi del lavoro e dell’incontro. Don Piero e gli Agorà, con i loro concerti musicali, animano eventi, feste religiose, iniziative culturali e sostengono numerosi progetti di solidarietà.
Un prete “pellegrino” che ama muoversi sulle strade della vita della gente, e che fa della sua passione musicale uno strumento di ascolto prima e di annuncio poi. La musica è il miglior approccio per sintonizzarsi e leggere i bisogni sociali e pastorali emergenti.
Nel 2008 don Piero raggiunge il successo internazionale con la canzone “Amico Gesù” che vince l’International Holy Festival.
Tantissime le esperienze di incontro vissute attraverso i concerti rivestiti di testimonianza di vita, gli eventi per giovani, le riflessioni artistico-musicali portate nei teatri, coniugando sempre la musica con la sua più alta funzione pedagogica.
A partire dal 2011 don Piero inizia una interessante collaborazione con l’Associazione Cattolica ANSPI. Gli viene chiesto di comporre inni per i GrEst (Gruppi Estivi). Un’esperienza affascinante che permette a don Piero di portare in musica la sua missione pastorale. Scrive inni che, ancora oggi, continuano ad animare l’Italia dal Nord al Sud. Ovunque c’è un Gruppo ANSPI i suoi inni vivacizzano l’estate. Raggiungono presto migliaia di bambini, giovani, educatori e animatori. Parole semplici e incisive, ritornelli che si fatica a metter via al termine di un’esperienza estiva. Sempre con ANSPI collabora nella stesura di libri rivolti ai giovani e all’educazione attraverso la musica.
Teatro
Un’altra passione artistica è quella per il teatro. Fin da ragazzino don Piero ha scritto diversi copioni teatrali in vernacolo sul genere comico-realistico. “Mi piace vedere la gente sorridere” rispondeva don Piero a chi gli chiedeva il perché di quella scrittura. Col tempo è riuscito a fondere insieme le due passioni e a trasformare i suoi concerti in riflessioni musicali. Nascono così narrazione e riflessioni musicali quali: “Luce fra nuvole in fuga: il canto della Passione”; “Che Bello... vivere: viaggio artistico-musicale per narrare la vita di don Tonino Bello”; “Figlio dell’uomo: Racconto della Passione di Cristo, secondo il Cireneo”; “Viaggio nella vita: storia di un viaggio narrato in cammino”; “Perifericentrico” riflessioni musicali a partire dalla Evangelii Gaudium di Papa Francesco; “Suoni per terre lontane: musica e parole per l’amico o il fratello immigrato”.
Narrazioni che, se hanno incontrato l’attenzione favorevole da parte del grande pubblico, è perché sono state “raccontate” con profonda e vitale interpretazione da don Pasquale Fabbiano, sacerdote di Casarano e voce narrante degli spettacoli di don Piero.
Nel 2012 inizia una collaborazione artistica con alcuni amici che lo accompagneranno durante i concerti live. Tutto parte dallo “scantinato” di un grande amico: Paolo Sabato, batterista. Poi l’incontro con il tastierista Antonio De Blasi, il bassista Mino Giuranna e la pianista Erika Bianco. La passione, l’amore per la musica cantautoriale e la volontà di raccontare i valori della vita e della fede attraverso grandi testi che hanno fatto la storia della musica d’autore italiana. Si costituisce così la band con il primo progetto progetto musicale: “Luce fra nuvole in fuga”: una rilettura musicale e testuale della “Buona Novella” di De André. della “Buona Novella” di De André.
Premi e riconoscimenti
Diversi premi e riconoscimenti ha ricevuto nel corso degli anni:
nel 2007 la canzone “Come riflessi di Cielo”, 4a classificata a JubilmMusic (il Sanremo del canto cristiano). Composta nel 2004 la canzone fa parte di un musical scritto e diretto da don Piero e presentato nel contesto dei festeggiamenti in occasione del IV° Centenario della morte di San Giuseppe da Copertino che ebbe come testimonial dell’evento Angelo Branduardi;
nel 2008 la canzone “Oltre la foresta”, 3a classificata a JubilMusic;
nel 2008 la canzone “Amico Gesù”, 1a classificata a Holymusic International Festival;
nel 2008 riceve il Premio “Don Tonino Bello: uomo della nostra terra”;
nel 2012 riceve il Premio Nazionale “San Giuseppe e la Sapienza dei piccoli”;
nel 2013 viene pubblicato il suo primo lavoro musicale, “PrimoSecondo”: doppio cd contenente le canzoni con temi che narrano l’esperienza della fede cristiana e temi che raccontano i valori della vita umana;
nel 2015 il quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” dedica un’intera pagina alla sua esperienza musicale;
nel 2016 viene invitato come ospite nella serata di Gran Galà del Premio Barocco, per presentare il suo ultimo capolavoro “Un uomo migliore”: testo che poeticamente presenta la realtà sofferente dell’immigrazione.